Il valore delle passeggiate in libertà!

Nella vita di tutti i giorni le dinamiche di socializzazione dei cani avvengono, nella maggior parte dei casi, attraverso il guinzaglio o all’interno di aree di sgambamento. Quello che può passare inosservato è quanto sia limitante una interazione in una di queste due situazioni.

passeggiate in libertà

Passeggiando con il nostro cane per le strade del paese capita di incrociare altri proprietari. Nella migliore delle ipotesi ci si passa accanto, i cani si annusano e poi continuano per la loro strada in maniera civile. Non sempre però finisce così, spesso ci troviamo a dover cambiare strada, a evitare l’incontro o a vedere il cane partire a testa bassa abbaiando anche a metri di distanza. Oltre che a essere snervante per noi  togliamo a loro anche la possibilità di avere una buona comunicazione con gli altri, limitandoli nella gestione del loro spazio, del tempo necessario per l’avvicinamento e per il conoscersi reciprocamente e lasciargli poi la scelta di interagire o meno.

Nelle aree sgambo i cani hanno più libertà espressiva è vero, ma il fatto di essere chiusi dentro un recinto comunque implica dei limiti e crea delle tensioni che in libertà non ci sarebbero. L’incontro spesso avviene all’ingresso con i cani separati dal cancello che invece di conoscersi secondo il loro rituale e con i dovuti spazi possono andare direttamente in scontro complice anche la rete che li separa. L’avere uno spazio limitato può portare un cane un po’ in difficoltà a chiudersi, non avendo delle zone di comfort in cui prendere un po’ di fiato, perchè magari circondato da cani che continuano a correre e giocare. Ad altri può  enfatizzare alcune motivazioni come quella territoriale o possessiva, dove i cani rendono il recinto casa loro, e oltre che a essere sconveniente per gli altri fruitori dell’area è a svantaggio dei cani stessi che a lunga andare arriveranno a generalizzare l’allontanamento dei conspecifici andando a discapito della loro socializzazione. La staticità prolungata nello stesso luogo può inoltre creare delle tensioni nel cane che raggiunto il limite tenderà a sfogare in comportamenti impulsivi.

Nella passeggiata in libertà viene data al cane la possibilità di potersi esprimere in più ambiti e con maggiore naturalezza. Alternando momenti di camminata e di staticità si ha la possibilità di creare dinamiche diverse in cui il cane deve sapersi inserire nel modo migliore, saperci convivere o volendo evitare. Infatti in questi contesti non ci sono forzature da parte nostra nella gestione del cane, il quale avrà la libertà di prendersi i suoi spazi se ne ha bisogno, potrà evitare un cane con cui non va d’accordo, correre insieme a tutti gli altri, esplorare in compagnia o semplicemente stare con il proprietario. Il doversi muovere con il nostro amico a quattro zampe ci porta anche a vederlo in un’altra maniera, siamo più attenti a quello che fa e a come lo fa, ma soprattutto si ritrova quel piacere del fare insieme. Non è più una semplice routine giornaliera ma diventa un momento di condivisione.

Detto ciò non si vuole screditare lo sgambatoio o incoraggiare a girare tutti senza guinzaglio, anzi. Entrambe le situazioni sono comunque esperienze di crescita per il cane che deve imparare anche a gestire momenti che possono non essere ottimali per lui ma che comunque vivendo con noi nella società di oggi è costretto a vivere. Quello che possiamo fare noi è cercare di fargliele vivere nella maniera migliore possibile dandogli anche gli strumenti necessari.

Non fossilizziamoci però su guinzaglio e sgambatoio. Cerchiamo di dargli delle alternative, passeggiando in libertà con altri cani, facendogli vivere momenti di condivisione e divertimento, dandogli la possibilità di essere se stesso e di comunicare liberamente. Avrà così anche la possibilità di imparare, perchè ricordiamoci che il migliore insegnante per un cane è un altro cane.

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