L’ambiente in cui e di cui vive una determinata specie, il paguro o la volpe, la talpa o la zecca, è una sfera separata e impenetrabile. Questi mondi o ambienti sono parte costitutiva dell’animale, che non può essere «compreso» senza che si provi ad accedere a essi. «Ad esempio – egli scrive –,  dato un certo animale, a che cosa tale animale è indifferente nel mondo immenso, a che cosa reagisce positivamente o negativamente, quali sono i suoi alimenti, quali i suoi veleni, che cosa “prende” dal suo mondo?»

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Etologia che si fa scenza e filosofia. Un animaletto come la zecca ci porterà in altri luoghi di vita, altri ambienti. Un piccolo libro dagli enormi contenuti. Impressiona la capacità di trasporto, il testo ti stimola alla ricerca di altri punti di vista.  Non tanto alla comprensione ma alla consapevolezza dell’esistenza di mondi inesplorabili sotto i nostri occhi, di vite scandite da ambienti che non sentiamo vicini eppure si trovano attorno a noi. Ad altri la facoltà di vedere ciò che noi non possiamo, di vivere ciò che noi non viviamo, a noi la consapevolezza di essere a nostra volta, “capaci” solo nel nostro piccolo mondo.

consigli per la lettura

Subito! occorre leggerlo subito e farlo leggere ad altri. L’amore per gli approfondimenti ti permette di berlo in un sol fiato, ma anche chi ama altri generi non può non avvertire la forza dei suoi contenuti. Per un amante della diversità questo è “il libro”. Nella nostra libreria merita lo scaffale dedicato alla Etologia,  tra la Filosofia e la  Zooantropologia Applicata

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