Razze Canine: Il San Bernardo

STORIA DELLA RAZZA

Nel museo di storia naturale di Berna è esposto il corpo imbalsamato di Barry, il cane San Bernardo diventato eroe nazionale. E’ proprio in Svizzera che le origini antichissime di questo cane si intrecciano con la leggenda.

Si narra che questo cane abbia salvato 40 vite umane, tra cui un bambino semicongelato raccolto nella neve e trasportato sulla schiena fino al Monastero di San Bernardo, prima di essere ucciso con un colpo di baionetta da un soldato di Napoleone, che lo avrebbe scambiato per un lupo.

Naturalmente la realtà è un po’ diversa….vero è che il nome di questa razza deriva dal monastero di San Bernardo, posto a più di 2500 metri di altezza nel valico alpino tra Italia e Svizzera, dove questo cane ha realizzato da sempre un lavoro importante di soccorso dei viaggiatori, come guida, protezione, trasporto, oltre che, grazie alla loro mole, riuscivano ad aprire sentieri nella neve; oltre che facevano una buona guardia al monastero contro eventuali briganti.

Circa nel 1820 i monaci cominciarono a incrociare i loro cani, che avevano il mantello corto, fitto e spesso, con i Terranova e i cani da montagna dei Pirenei, pensando che un mantello lungo li avrebbe protetti maggiormente dalle intemperie; ma il risultato fu che il pelo lungo tratteneva più neve appesantendo il cane e si asciugava più difficilmente; per cui i monaci tenevano i cuccioli a pelo corto, mentre cedevano ad allevatori appassionati quelli a pelo lungo; di qui la diffusione delle due varietà di San Bernardo a pelo lungo e a pelo corto.

DATI FISICI

La taglia è gigante e sono molto robusti; possono arrivare tranquillamente agli 80 Kg di peso.

Esistono due varietà: a pelo lungo e a pelo corto; il colore del mantello è bianco e rosso, in diverse tonalità; ombreggiature nere su muso e orecchie.

QUALE SAREBBE IL TUO PROPRIETARIO IDEALE?

Innanzitutto direi….una persona non schizzinosa….sì perché io sbavo un sacco e chi vive con me è bene che sappia che avrà a che fare con tracce di bava su vestiti, mobili e muri.

So essere molto indipendente, ma ho un forte senso del gruppo e quindi amo essere partecipe della vita di famiglia. Se vengo lasciato sempre solo in giardino, oltre al fatto che mi intristisco, è facile che mi venga una forte idea di fare la guardia e rischio di non far più passare nessuno; diversamente, se mi sento coinvolto nelle dinamiche familiari e se mi sento parte del gruppo, imparerò presto ad accogliere festoso gli ospiti e a segnalare se qualcosa non va. Sono un tipo curioso, ma un po’ diffidente, per cui sento il bisogno di una guida presente, forte e sicura che sappia aiutarmi a conoscere il mondo, ma soprattutto a muovermi nel mondo….sì perché la mia mole è notevole e non sempre la delicatezza fa parte di me, nonostante la mia buona volontà, e questo a volte mi mette nei guai. Il mio aspetto è di certo forte e possente, ma non fatevi ingannare dall’apparenza, infatti nascondo anche un animo fragile e sensibile; e questo, devo ammettere, è molto affascinante, ma mette anche alla prova il mio proprietario….

Adoro stare fuori all’aria aperta e fare passeggiate in mezzo al verde, che sia in campagna, tra i boschi o in montagna; e poi tornare a casa e riposare tranquillo accanto al mio amico a due zampe.

LE 7 REGOLE PER VIVERE CON UN CANE DI QUESTA RAZZA

. non essere “bava-fobici”

. essere amanti del movimento all’aria aperta

. fargli fare fin da subito una attenta socializzazione verso cose, animali e persone, avendo cura di renderlo consapevole della mole che raggiungerà in poco tempo

. fargli vivere varie esperienze per arricchire le sue conoscenze rendendolo capace e sicuro

. farlo sentire parte del gruppo rendendolo partecipe e coinvolgendolo attivamente nella vita quotidiana

. essere desideroso di condividere spazio, cibo e avventure col proprio amico a quattro zampe

. avere tanta pazienza, voglia di mettersi in gioco e curiosità, perché questi straordinari giganti sanno dare tanto, ma mettono anche alla prova

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