Ad oggi, 4 aprile 2020, le notizie riguardanti il sospetto contagio da SARS-CoV-2 di due cani e un gatto a Hong Kong e di un gatto in Belgio non devono allarmare.
[toggle title_open=”nota” title_closed=”nota” hide=”no” border=”yes” style=”white” excerpt_length=”0″ read_more_text=”Read More” read_less_text=”Read Less” include_excerpt_html=”no”]
Facciamo riferimento al vergognoso titolo allarmista apparso su il messaggero che riporta malamente una informazione utile: Il pelo di cani e gatti può essere vettore come ogni altra superficie organica su cui si deposita il virus. Ad oggi sappiamo con certezza che l’unica forma certa di contagio è per aerosol, quindi attraverso goccioline sparse nell’ambiente attraverso uno starnuto o il semplice parlare e solo tra persona a persona.[/toggle]
Secondo le autorità sanitarie, si tratta innanzitutto di “casi sospetti e isolati” e quindi ancora allo studio per accertarne la reale consistenza. Inoltre, al momento, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici abbiano un ruolo nella diffusione del virus, mentre è provato che il contagio avviene da uomo a uomo.
Gli animali risultati infettati convivono con proprietari umani affetti dal nuovo Coronavirus, ma non è chiaro se siano stati contagiati direttamente dai loro umani o se, invece, abbiano ingerito il virus leccandosi zampe e pelo contaminatisi all’esterno delle abitazioni.
Nei tre casi di infezione di Hong Kong tutti animali sono risultati asintomatici.
Il gatto in Belgio avrebbe invece accusato vomito, diarrea, anoressia e difficoltà respiratorie: la sua proprietaria si era ammalata dopo essere rientrata da un viaggio in Italia. Le condizioni del gatto sono migliorate spontaneamente dopo nove giorni, e ora è costantemente monitorato dalle autorità veterinarie.
cosa fare se si è positivi al covid-19 e si hanno animali a casa?
L’Istituto Superiore di Sanità e le autorità veterinarie consigliano di limitare al massimo ogni contatto con gli animali di casa (e ovviamente con gli altri componenti umani della famiglia). In generale, bisogna osservare le normali misure igieniche di base: lavarsi le mani prima e dopo aver toccato gli animali e il loro cibo, evitare i “baci” e i contatti con il proprio viso e non bisogna condividere il cibo. L’ideale sarebbe affidare le cure del nostro cane o gatto a un altro membro della famiglia. Se un animale convivente con una persona positiva o malata non sta bene, bisogna avvisare telefonicamente il proprio medico veterinario valutando con lui un eventuale intervento nel rispetto delle norme di sicurezza per evitare ulteriori contagi.
dopo la passeggiata devo disinfettare zampe e pelo del mio cane?
Non ci sono evidenze di contagio veicolato dalle scarpe o dalle zampe degli animali, è buona norma mettere in pratica le normali attenzioni igieniche di tutti i giorni. Lasciare le proprie scarpe vicino alla porta di ingresso è una regola che vale sempre. Per quanto riguarda il nostro cane, al rientro dalla passeggiata si può effettuare una pulizia delle zampe con le apposite salviettine igienizzanti ad uso veterinario, oppure lavandole con acqua tiepida e soluzione igienizzante ad uso veterinario a cui deve seguire un risciacquo. Secondo gli ultimi studi, il virus può permanere sul pelo come su tutte le altre superfici per un massimo di 72 ore: le probabilità di contaminazione durante una normale passeggiata sono però molto basse.
per pulire il cane o il gatto non usare mai;
alcol puro, candeggina o altri detergenti per la casa
[toggle title_open=”riferimenti” title_closed=”riferimenti” hide=”no” border=”yes” style=”white” excerpt_length=”0″ read_more_text=”Read More” read_less_text=”Read Less” include_excerpt_html=”no”]
Istituto Zooprofilattico delle Venezie (IZSVe)
Nuovo Coronavirus e animali da compagnia: domande frequenti e informazioni utili
[/toggle]
[toggle title_open=”grazie” title_closed=”grazie” hide=”no” border=”yes” style=”default” excerpt_length=”0″ read_more_text=”Read More” read_less_text=”Read Less” include_excerpt_html=”no”]
a Katia Galbiati per aver condiviso la sua conoscenza in materia.
l’articolo è stato condiviso con l’associazione www.adottami.it
[/toggle]