Tutto ha inizio in una sera d’inverno, quando scorrendo in modo distratto i post sui social la mia attenzione viene calamitata dalla locandina di un corso di formazione e divulgazione sull’utilizzo dei fiori di Bach. Da tempo mi stavo documentando, leggendo diversi articoli, ma mai nessuna proposta aveva fatto breccia in me, alla ricerca di una guida che seguisse con competenza e umiltà l’essenza dell’ottica bachiana, secondo cui tutti quanti devono avere possibilità di utilizzare al meglio le essenze nella quotidianità, attingendo a una sorta di “armadietto floreale” ogni qual volta se ne senta la necessità.

Così decido di iscrivermi motivata da una buona dose di curiosità (ma perché questi fiori sono così di moda?) e dalla sempre presente voglia di imparare cose nuove.

Serate intense di confronto, introspezione, dialogo, conoscenza di sé e dei compagni di viaggio. L’aspetto che mi ha sorpreso è che gran parte degli argomenti affrontati sono comuni a ciò che ho studiato nel percorso per diventare educatore cinofilo: la comunicazione, l’ascolto, l’importanza della realizzazione individuale soddisfacendo i propri desideri, i benefici nel poter esprimere e vivere liberamente le proprie emozioni, il rispetto dei tempi, l’educazione alla calma, la scoperta e la valorizzazione dei talenti di ognuno, il saper stare nel qui e ora, e potrei continuare…

E quando si parla di fiori? Perché sono tanti e ognuno avrà un sacco di proprietà! Tempo…. tempo da dedicare all’ascolto dell’altro astenendosi da ogni giudizio e all’accoglienza, tempo per godersi il cammino senza aver fretta di arrivare alla conclusione, tempo per aspettare il momento giusto in cui si è pronti ad accettare il cambiamento e viverlo con consapevolezza. Perché questo sono i fiori di Bach: uno strumento di consapevolezza e accettazione.

E ancora una volta un incontro quasi casuale si trasforma in arricchimento e spunto per nuove esperienze.

Al termine del percorso, inizio a rileggere gli appunti, aggiungere riflessioni su ogni fiore e pensare se/come avvalermi di questo nuovo strumento all’interno delle dinamiche dei binomi cane-proprietario che rispecchi il mio pensiero e il mio modo di essere, a fare esercizi di ascolto e individuare – come fosse un gioco – i fiori che emergono da chiacchierate spontanee a 2 e 4 zampe, a capire il momento giusto affinché ogni fiore possa essere apprezzato. Si perché ognuno di noi ha almeno un fiore dentro sé che non aspetta altro che di essere messo in luce.

Perchè i cani? Anche i cani sono individui, unici e irripetibili. I cani parlano, tanto… dobbiamo solo affinare gli strumenti di ascolto. I cani ascoltano, e in questo sono molto più bravi di noi. I cani si mettono in gioco e ci dimostrano quando sono pronti a fare il passo successivo. E se crediamo di non riuscire a comunicare, se desideriamo approfondire il nostro dialogo con loro, guidati da un educatore è possibile scoprire un vocabolario condiviso che potrà solo crescere giorno dopo giorno.

Dall’idea di fiore come riflettore sulle potenzialità e non di pseudo-farmaco per annientare sintomi, e con la complicità di Emanuela che davvero crede che il benessere vada cercato in senso olistico e che coinvolga tutta la famiglia, nascono le serate informative “miste”, in cui si parla di fiori per le persone, e si parla di fiori per gli animali; di consapevolezza del nostro essere insieme nella società, di comunicazione e di ascolto, di comprensione e rispetto dell’altro.

Fiori non utilizzati per risolvere un “problema”, ma come punto di arrivo, pronti a sostenere i talenti di ognuno rimasti fino ad oggi offuscati. Fiori per lavorare sulle emozioni e non sulle situazioni. Fiori per accompagnarci, se lo desideriamo, al termine di un percorso guidato di reciproca scoperta (o ritrovamento) e all’inizio del vero viaggio insieme nel mondo.

I cani vivono di relazione e nella relazione. E se ancora avete dubbi o queste righe vi hanno incuriosito…basta provare. È interessante quanto il nostro profilo e quello dei nostri compagni a 4 zampe si assomiglino e quanto abbiamo in comune anche a livello floreale.

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